Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
dell'impero romano cap. xxi | 83 |
di anima o spirito dell’Universo. La sua poetica immaginazione fissò talvolta ed animò queste metafisiche astrazioni; si rappresentano i tre archici, o sia originali principj nel sistema di Platone, come tre Dei, uniti l’uno coll’altro mediante una misteriosa ed ineffabil generazione; ed il Logos fu particolarmente considerato sotto il più accessibil carattere di Figlio di un eterno Padre Creatore e Governatore del Mondo. Tali pare che fossero le segrete dottrine, che venivano misteriosamente insegnate ne’ giardini dell’Accademia, e che, secondo i più recenti discepoli di Platone, non potevano perfettamente intendersi che dopo un assiduo studio di trent’anni1.
[A. A. C. 300] Le armi de’ Macedoni sparsero la lingua e la dottrina della Grecia nell’Asia e nell’Egitto; e s’insegnava con poca riserva e forse con qualche aggiunta il sistema teologico di Platone nella celebre scuola di Alessandria2. Il favore de’ Tolomei aveva invitato una colonia numerosa di Ebrei a stabilirsi nella nuova lor capitale3. Nel tempo che il grosso della nazione praticava le ceremonie legali, ed attendeva alle
- ↑ Le moderne guide, che mi hanno condotto alla cognizione del sistema Platonico, sono Cudworth (System. Intell. p. 568-620), Basnage (Hist. des Juifs. l. IV. c. IV. p. 53, 86), Le Clerc (Epist. crit. VII. p. 194, 209), e Brucker (Hist. Philos. Tom. I. p. 675-706). Siccome l’erudizione di questi Scrittori era uguale, e diversa la loro intenzione, così un attento osservatore può trarre istruzione dalle loro dispute, e certezza da’ loro argomenti.
- ↑ Brucker Hist. Philos. Tom. I. p. 1349, 1357. Si celebra la scuola Alessandrina da Strabone (l. 17.), e da Ammiano (XXII. 6).
- ↑ Joseph Antiq. lib. XII. c. 1. 3, Basnage Hist. des Juifs. l. VII. c. 7.