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storia della decadenza |
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biliti uno sulle sponde del lago di Costanza, l’altro a piè delle Alpi Cozie, pareva che indicasse la marcia di due armate; e la grandezza di que’ magazzini, ciascheduno de’ quali conteneva seicentomila sacca di grano, o piuttosto farina1, era una minacciante prova della forza, e del numero de’ nemici che si preparavano a circondarla. Ma le legioni Imperiali erano sempre nelle distanti Province dell’Asia; il Danubio era guardato debolmente, e se Giuliano con una repentina invasione riusciva ad occupare le importanti Province dell’Illirico, poteva sperare che sarebbe corso a’ suoi stendardi un popolo di soldati, e che le ricche miniere d’oro e d’argento che v’erano, avrebbero contribuito alle spese della guerra civile. Propose quest’audace impresa all’assemblea de’ soldati; inspirò loro una giusta fiducia nel Generale ed in se stessi; e gli esortò a mantenere la propria riputazione di esser terribili a’ nemici, moderati verso i propri concittadini, ed ubbidienti a’ loro Uffiziali. L’animoso di lui discorso fu ricevuto con le più alte acclamazioni, e le medesime truppe, che avean prese le armi contro Costanzo, quando intimò loro di abbandonare la Gallia, ora dichiarano allegramente che avrebber seguitato Giuliano fino alle ultime estremità dell’Europa o dell’Asia. Fu dato loro il giuramento di fedeltà; ed i soldati, facendo strepito con gli scudi, e ponendosi la punta delle spade nude alla gola, si obbligarono
- ↑ Trecento miriadi, ovvero tre milioni di medimni, misura comune appresso gli Ateniesi, che conteneva sei modj Romani. Giuliano dimostra da Soldato e da Politico il rischio della sua situazione e la necessità ed i vantaggi di una guerra offensiva (ad S. P. Q. Athen. pag. 286. 287).