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con minor vigore fu proseguita da Principi e da Vescovi, che erano più immediatamente sbigottiti dal male e dal pericolo della ribellione domestica. Si sarebbe potuta giustificare l’estirpazione dell’idolatria1

    mine correlativo (Hume Sagg. Vol. I. p. 555.); e chiunque non era arrolato alla milizia del Principe, s’indicava col disprezzante nome di Pagano (Tacit. Hist. III. 24. 43. 77. Giovenal. Sat. 16. Tertullian. De Pall. c. 4. 4). I Cristiani erano i soldati di Cristo; i loro avversari, che ricusavano il suo Sacramento, o giuramento militare del Battesimo, poterono meritare il titolo metaforico di Pagani; e questo popolar rimprovero s’introdusse fin dal regno di Valentiniano An. 365 nelle leggi Imperiali (Cod. Theodos. lib. XVI. T. II. l. 18.) e negli scritti Teologici. 5. Il Cristianesimo appoco appoco riempì le città dell’Impero; la vecchia religione al tempo di Prudenzio (adv. Symmac. l. I. in fin) e d’Orosio (in praefat. Hist.) erasi ritirata e languiva negli oscuri villaggi; e la parola Pagani tornò col nuovo significato alla primitiva sua origine. 6. Terminato che fu il culto di Giove e della sua famiglia, si è sucessivamente applicato il nome vacante di Pagani a tutti gl’idolatri e politeisti sì dell’antico che del nuovo Mondo. 7. I Cristiani Latini lo diedero senza scrupolo, a’ Maomettani, loro mortali nemici; ed i più puri Unitarj furono infamati coll’ingiusta taccia d’Idolatria e di Paganesimo. Vedi Gerardo Voss. Etymol. Ling. Lat. nelle sue opere T. I. p. 420. Gottofredo Comment. ad Cod. Theodos. T. VI. p. 250. e Du Cange Glossar. Med. et inf. Latin.

  1. Nel puro linguaggio della Jonia e d’Atene Ειδωλσν, e Λατρεια eran parole antiche e famigliari. La prima esprimeva una somiglianza, un’apparizione, (Omero Odiss. XI. 601.) una rappresentazione, un’immagine creata o dalla fantasia o dall’arte. La seconda indicava ogni specie di servizio o di schiavitù. Gli Ebrei dell’Egitto, che tradussero la Scrittura dall’Ebraico, ristrinsero l’uso di queste parole (Exod. XX. 4. 5) al culto religioso d’un’immagine. Gli Scrittori Sacri