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dell'impero romano cap. xxi 163

rono il regno. S’amministravano i Sacramenti della Chiesa a vittime ripugnanti, che negavano la legittimità dell’elezione, ed abborrivano i principj di Macedonio. Si conferivano i riti del Battesimo a donne e fanciulli, che a tal effetto si erano strappati dalle braccia dei loro amici e parenti; per mezzo di uno istrumento di legno tenevasi aperta la bocca dei comunicanti, mentre s’introduceva loro per forza il pane consacrato nella gola; e con gusci d’ovo infuocati si bruciava il petto di tenere vergini, o crudelmente si comprimeva fra ruvide e pesanti tavole1. I Novaziani di Costantinopoli e dei vicini paesi per il loro stabile attacco alla bandiera Homoousiana meritarono d’esser confusi co’ Cattolici stessi. Macedonio seppe che un grosso distretto di Paflagonia2 era quasi tutto abitato da que’ Settari. Egli risolse di convertirli o di estirparli; e siccome in tale occasione diffidava dell’efficacia d’una missione Ecclesiastica, ordinò che un corpo di quattromila legionari marciasse contro i ribelli, e riducesse il territorio di Mantinio sotto la sua spirituale giurisdizione. I Novaziani abitanti,

  1. Socrate lib. II. c. 17, 38. Sozomeno lib. IV. c. 2l. 1 principali assistenti di Macedonio nella persecuzione erano i due Vescovi di Nicomedia e di Cizico, che erano stimati per le loro virtù, e specialmente per la lor carità. Io non posso ritenermi dal rammentare al lettore, che la differenza fra Homoousion e Homoiousion è quasi invisibile all’occhio teologico più delicato.
  2. Noi non sappiamo la precisa situazione di Mantinio. Parlando di queste quattro bande di legionari, Socrate, Sozomeno, e l’Autore degli Atti di S. Paolo usano i termini generali di αριθμσι, Φαλαγγες, ταγματα, (numeri, falangi, ordini) che Niceforo molto a proposito traduce per migliaia, Valesio, ad Socrat. lib. II. c. 38.