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158 | storia della decadenza |
circo di Roma la risposta di Costanzo, fu rigettato con riso e disprezzo un progetto così ragionevole. L’ardente veemenza, che animava una volta gli spettatori nel decisivo momento d’una corsa di cavalli, allora dirigevasi ad un oggetto diverso; ed il circo risuonava delle grida di migliaia di persone, che replicatamente esclamavano „Un solo Dio, un solo Cristo, un solo Vescovo„. Lo zelo del popolo Romano nella causa di Liberio non si ristrinse alle sole parole; e la pericolosa e sanguinosa sedizione, che si eccitò poco dopo la partenza di Costanzo, determinò questo Principe ad accettare la sommissione dell’esiliato Prelato, ed a restituirgli il non diviso possesso della Capitale. Dopo qualche vana resistenza, il suo rivale fu espulso dalla città per la permissione dell’Imperatore, e per la forza dell’opposta fazione; furono crudelmente trucidati gli aderenti di Felice nelle strade, nelle pubbliche piazze, ne’ bagni, e sin nelle Chiese; ed al ritorno di un Vescovo Cristiano l’aspetto di Roma rinnovò l’orrida immagine delle stragi di Mario e delle proscrizioni di Silla1.
II. Nonostante il rapido accrescimento dei Cristiani sotto il regno della famiglia Flavia, Roma, Alessandria, e le altre maggiori città dell’Impero contenevano sempre una forte e potente fazione d’Infedeli, che invidiavano la prosperità, e mettevano in ridicolo anche nei loro teatri le teologiche dispute della Chiesa. La
- ↑ Intorno a questa ecclesiastica rivoluzione di Roma vedi Ammiano XV. 7. Atanas. Tom. I. p. 35. q. VI. Sozomeno lib. IV. c. 15. Teodoreto lib. II. c. 17. Sulp. Sev. Hist. Sacr. lib. II. p. 412. Girol. Chron. Marcellin. et Faustin. libell. p. 3. 4. Tillemont Memoir. Eccl. Tom. IV. p. 336.