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presentante della Chiesa Cattolica. Si unirono a Sardica, sul confine de’ due Imperj, ma dentro gli Stati del protettor d’Atanasio, novantaquattro Vescovi Occidentali e sessantasei Orientali.

[A. D. 346] Le loro dispute degeneraron ben presto in ostili altercazioni: gli Asiatici, temendo per la personale lor sicurezza, si ritirarono a Filippopoli nella Tracia; ed i rivali due Sinodi reciprocamente scagliavano gli spirituali lor fulmini contro i nemici, ch’essi piamente consideravano come nemici del vero Dio. Si pubblicarono e confermarono i loro decreti nelle rispettive Province, ed Atanasio che nell’Occidente riverivasi come un Santo, era esposto come un colpevole all’esecrazione dell’Oriente1. Il Concilio Sardicense scopre i primi sintomi di discordia e di scisma fra le Chiese Greca e Latina, le quali si separarono per la differenza di fede in varie occasioni, e per la perpetua distinzione di linguaggio.

[A. D. 349] Atanasio, nel tempo del suo secondo esilio nell’Occidente, era frequentemente ammesso alla presenza Imperiale in Capua, in Lodi, in Milano, in Verona, in Padova, in Aquileia, ed in Treveri. Ordinariamente si trovava presente a tali visite il Vescovo della Diocesi; il Maestro degli Uffizj stava fuori del velo o della cortina del sacro appartamento; e questi rispettabili personaggi poteano attestare l’uniforme moderazione del Primate, che solennemente s’appella alla loro testimo-

  1. Il Canone, che permette gli appelli a’ Pontefici Romani, ha innalzato il Concilio di Sardica quasi alla dignità d’un Concilio generale; ed i suoi atti si sono, o per ignoranza o per arte confusi con quelli del Sinodo Niceno. Vedi Tillemont Tom. VIII. p. 689 e Geddes Tract. Vol. II. p. 419-460.