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storia della decadenza |
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tito il flessibile ed indulgente carattere d’un capo prudente. L’elezione d’Atanasio non ha evitato la taccia d’irregolarità e di precipitazione1; ma la decenza del suo contegno gli conciliò l’affezione del Clero non men che del Popolo. Gli Alessandrini erano impazienti di prender le armi per la difesa d’un eloquente e generoso Pastore. Nelle sue angustie sempre veniva soccorso o almen consolato dal fedele attaccamento del parrocchiale suo Clero; ed i cento Vescovi dell’Egitto con intrepido zelo aderivano alla causa d’Atanasio. In quel modesto arnese, che suole affettare l’orgoglio e la politica, esso frequentemente faceva le visite Episcopali delle sue Province, dalla bocca del Nilo fino a’ confini dell’Etiopia, conversando famigliarmente con gl’infimi della plebe, ed umilmente salutando i santi e gli eremiti del deserto2. Nè solamente nelle sacre assemblee fra persone, l’educazione ed i costumi delle quali eran simili a’ suoi, Atanasio esercitava l’ascendente del proprio genio, ma comparve ancora con facile e rispettabil fermezza nelle Corti de’ Principi; e ne’ diversi giri della sua prospera ed avversa fortuna, non perdè mai la confidenza de’ suoi amici, o la stima degli avversari.
- ↑ Si fece leggiermente menzione dell’irregolare ordinazion d’Atanasio ne’ Concilj, che si tenner contro di lui. Vedi Filost. lib. II. c. 11 e Gottofredo p. 71. Ma può appena supporsi, che l’assemblea de’ Vescovi dell’Egitto solennemente attestasse una pubblica falsità. Atanas. Tom. I. p. 726.
- ↑ Vedi l’Istoria de’ Padri del deserto pubblicata da Rosweide, e Tillemont (Mem. Eccl. Tom. VII.) nelle vite d’Antonio, e di Pacomio. Atanasio medesimo, che non isdegnò di comporre la vita del suo amico Antonio, ha diligentemente osservato, quanto spesso il santo Monaco deplorasse e profetizzasse i danni dell’eresia Arriana. Atanas. Tom. II. p. 492-498.