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dell'impero romano cap. xxi | 123 |
l’Oriente che dell’Occidente si raccolsero intorno all’Imperatore nel Palazzo di Costantinopoli; ed egli ebbe la soddisfazione di dettare al Mondo una professione di fede che stabilirà la somiglianza, senz’esprimer la consustanzialità del Figlio di Dio1. Ma la deposizion del Clero Ortodosso, che non fu possibile nè d’intimorire, nè di corrompere, precedè il trionfo dell’Arrianismo; ed il regno di Costanzo restò infamato dalla ingiusta ed inefficace persecuzione del grande Atanasio.
Di rado abbiam l’occasione d’osservare nella vita o attiva o speculativa, qual effetto possa prodursi, o quali ostacoli si possano superare dalla forza d’uno spirito, quando è inflessibilmente applicato al conseguimento d’un solo oggetto. L’immortal nome d’Atanasio2 non potrà mai separarsi dalla dottrina Cattolica della Trinità; alla difesa di cui consacrò egli ogni momento ed ogni facoltà del suo essere. Educato nella famiglia d’Alessandro, s’era vigorosamente opposto a’ primi progressi dell’eresia d’Arrio; egli aveva
- ↑ Sulpic. Sev. Hist. Sacr. l. II. p. 418, 430. Gl’Istorici Greci eran molto ignoranti degli affari dell’Occidente.
- ↑ È un danno, che Gregorio Nazianzeno componesse un panegirico piuttosto che una vita d’Atanasio; ma possiamo godere, e profittar del vantaggio di trarre i più autentici materiali dal ricco fondo delle proprie di lui epistole ed apologie: Tom. I. p. 670-95l. 1o non imiterò l’esempio di Socrate (l. 2. c. 1), che pubblicò la prima edizione della sua Storia senza prendersi la pena di consultare gli scritti d’Atanasio. Pure anche Socrate, e Sozomeno, di lui più curioso, ed il dotto Teodoreto servono a connettere la vita d’Atanasio con la serie dell’istoria Ecclesiastica. La diligenza del Tillemont, Tom. VIII, e degli Editori Benedettini ha raccolto tutti i fatti, ed esaminata ogni difficoltà.