Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
dell'impero romano cap. xxi | 103 |
glianza, per una parte, veniva temperata dall’interna connessione e penetrazione spirituale, che indissolubilmente unisce le persone divine1; e per l’altra dalla preminenza del Padre, che si confessava per quanto essa è compatibile coll’indipendenza del Figliuolo2. Dentro questi limiti si lasciò muover con sicurezza la quasi invisibile e tremula palla dell’ortodossia; ed intorno di questo sacro recinto stavano in agguato gli Eretici, ed i demonj per sorprendere e divorare quegl’infelici che gli oltrepassavano. Ma siccome i gradi dell’odio teologico dipendono piuttosto dallo spirito di guerra che dall’importanza della controversia, gli Eretici che degradavan la persona del Figlio, eran trattati con maggior severità di quelli che l’annichilavano. Atanasio consumò la sua vita nell’irreconciliabile opposizione all’empia pazzia degli Arriani3; ma difese più di venti anni il Sabellianismo di Marcello d’Ancira; e quando alla fine fu costretto a ritirarsi dalla comunione di lui, rammentava sempre con am-
- ↑ Vedi Petav. Dogm. Theol. Tom. II. lib. IV. c. 16. p. 353, ec. Cudworth p. 559 Bull Sect. IV. p. 275, 290. Edit. Grab. La περίχωρησις o circumincessio è forse il più profondo e più oscuro baratro di tutto l’abisso teologico .
- ↑ La terza sezione Della difesa della Fede Nicena di Bull, che alcuni de’ suoi antagonisti han chiamato scempiaggine, ed altri eresia, è destinata alla supereminenza del Padre.
- ↑ Il nome, che Atanasio ed i suoi seguaci ordinariamente solevan dare agli Arriani, era quello di Arriomaniti.
l’altra. Che homoousios significhi d’una sostanza in specie, si è dimostrato dal Petavio, dal Curcelleo, dal Cudworth, dal Le Clerc ec. ed il provarlo sarebbe un actum agere. Questa è la giusta osservazione del Dott. Jortin. V. II. p. 212. ch’esamina la controversia Arriana con dottrina, ingenuità e candore.