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34 | storia della decadenza |
ro, che gli effetti non meno che la causa della persecuzione di Nerone furono ristretti alle mura di Roma1; che le religiose opinioni de’ Galilei, o de’ Cristiani, non furono mai un oggetto di pena, o anche di pura inquisizione; e che siccome l’idea de’ lor patimenti fu per lungo tempo connessa con quella della crudeltà ed ingiustizia, così la moderazione de’ seguenti Principi li dispose a risparmiare una setta oppressa da un Tiranno, il furore del quale ordinariamente s’era diretto contro la virtù e l’innocenza.
Egli è in qualche modo da notarsi, che le fiamme della guerra consumaron quasi nel medesimo istante il tempio di Gerusalemme ed il Campidoglio di Roma2; nè sembra meno singolare, che il tributo della devozione, destinato pel primo, convenir si dovesse dalla forza di un vincitore insultante in restaurare ed ornar lo splendore dell’altro3. L’Imperatore impose
- ↑ Vedi Dodwell. Paucitat. Martir. l. XIII. La inscrizione Spagnuola appresso Grutero, p. 238. n. 9, è una manifesta e conosciuta menzogna, inventata da quel famoso impostore Ciriaco di Ancona, per lusingare l’orgoglio ed i pregiudizi degli Spagnuoli. Vedi Ferreras (Hist. d’Espagne Tom. I p. 192.)
- ↑ Il Campidoglio fu bruciato nel tempo della guerra civile fra Vespasiano e Vitellio il dì 19 Decembre dell’anno 69. Il tempio di Gerusalemme restò distrutto ne’ 10 Agosto del 70 per le mani de’ Giudei stessi, piuttosto che per quelle de’ Romani.
- ↑ Il nuovo Campidoglio fu dedicato da Domiziano (Sveton. in Domitian. c. 5. Plutarco in Poplicol. Tom. I. p. 230, Edit. Bryan.) Il solo indoramento costò 12000 talenti (più di cinque milioni di zecchini). Fu opinione di Marziale (l. IX. Epig. 3,) che se l’Imperatore avesse voluto esigere il suo denaro, Giove medesimo, neppure col porre generalmente all’incanto l’Olimpo, avrebbe potuto pagare due scellini per lira.