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dell'impero romano cap. xvii. |
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circondare la sua capitale con un conveniente e durevol recinto di mura1. La maggior larghezza di Costantinopoli, dal promontorio orientale alla porta d’oro, era di circa tre miglia Romane2. La circonferenza comprendeva fra le dieci e le undici miglia; e può considerarsene l’area come uguale a circa duemila acri Inglesi. Egli è impossibile di giustificare le credule e vane esagerazioni de’ viaggiatori moderni, che alle volte hanno esteso i confini di Costantinopoli ai circonvicini villaggi della costa d’Europa ed anche dell’Asia3. Ma i sobborghi di Pera e di Galata, quantunque situati fuori del porto, possono meritar di considerarsi come una parte della città4; e tal ag-
- ↑ Fu costruita la nuova muraglia di Teodosio nell’anno 413. Nel 447 fu gettata a terra da un terremoto, ed in tre mesi rifabbricata dalla diligenza del Prefetto Ciro. Il sobborgo della Blacherne fu per la prima volta compreso nella città al tempo d’Eraclio. Du Cange Const. l. I. c. 10, 11.
- ↑ Nella Notizia ec. se n’esprime la misura con piedi 14075. Si può ragionevolmente supporre, che questi fossero piedi Greci, la proporzione de’ quali fu ingegnosamente determinata dal Danville. Secondo esso 180 piedi equivalgono ai 78 cubiti Asemiti, che diversi scrittori dicono esser l’altezza di S. Sofia. Ciascheduno di questi cubiti era uguale a 27 pollici francesi.
- ↑ L’esatto Thevenot (l. I. c. 15) in un’ora e tre quarti girò intorno a’ due lati del triangolo, dal Chiosco del Serraglio fino alle sette Torri. Danville accuratamente pondera, e molto s’affida a questa decisiva testimonianza che somministra una circonferenza di dieci o dodici miglia. Molto s’allontana dall’ordinario suo carattere Tournefort, allorchè (Lett. XI) s’estende alla stravagante misura di trenta o di trentaquattro miglia, senz’includervi Scutari.
- ↑ Il luogo chiamato Sycae (o sia i Fichi) formava la decima terza regione, e fu molto abbellito da Giustiniano. Esso