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bile la condotta de’ Pagani contro di noi, lo giudichi il lettore.

Confronto tra l’un Capo, e l’altro.

L’edificio della verità debbe essere tale, che le parti, ond’è composto, sieno insieme, e si corrispondano con perfetta armonia. Quando manca questa; quando le parti hanno ripugnanza tra loro sicchè la presenza dell’una escluda la presenza delle altre, a questo segno manifestamente si riconosce la macchina della menzogna. Avendo in tanto sottoposto ad esame tutto quello, ch’è piaciuto all’Autore di comunicare al pubblico sopra la Religione Cristiana, facciamo l’ultimo passo, ch’è quello di confrontare l’un capo coll’altro.

E primieramente, confrontando disegno con disegno, ne salta agli occhi la contraddizione. Nel primo caso si vogliono spezzare i progressi del Cristianesimo per cagioni naturali, e ciò in diversi termini vuol dire, che i Gentili erano naturalmente portati ad abbracciarlo, sia per la propria disposizione, sia per l’indole della Religione Evangelica. Nel secondo si prende a dimostrare che dalle cagioni provenienti dall’indole (almeno apparente) della Religione, e dalle disposizioni de’ Politeisti, erano costoro naturalmente spinti a perseguitarla, e tanto naturalmente, che l’Autore, il quale li giustifica, è persuaso, che avessero avuto ragione. Or noi lo preghiamo a collegare insieme queste due idee. Ma diamo una rapida scorsa alle parti costituenti le due macchine.

Il Cristianesimo, si dice nel primo capo, fu naturalmente abbracciato per lo zelo esclusivo, o sia intollerante de’ Cristiani medesimi. Ma nell’altro capo