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che avessero sottratto un Cristiano al suo sdegno. Oltre ciò, l’odio ragionato de’ Sacerdoti, e l’occulto disegno di Galerio, che non poteva condursi a fine senza distruggere i Cristiani, ci fanno abbastanza giudicare, se Lattanzio debba passare per un declamatore, e per un falsario Eusebio.

Del numero de’ Martiri.

Ristretto. Origene dichiara, che a suo tempo esisteva un piccolissimo numero di Martiri. San Dionisio suo amico non numera, che 10 uomini, e 7 donne uccise nella persecuzione di Decio nell’immensa Città di Alessandria. Nella persecuzione di Diocleziano Eusebio riferisce, che 9 Vescovi furono puniti di morte, e nella sua numerazione de’ Martiri della Palestina se ne trovano 92. Ora la Palestina faceva la sedicesima parte dell’Impero di Oriente: e supponendo ch’ella desse la sedicesima parte di Martiri, eglino in tutto l’Oriente ascenderanno a mille cinquecento, il qual numero diviso pe’ dieci anni della persecuzione darà 150 Martiri per anno. Applicando la stessa proporzione all’Occidente, dove dopo il terzo anno fu sospeso e abolito il rigor delle leggi, i Cristiani fatti morire in tutto l’Impero saranno poco meno di duemila. E siccome questa fu la più lunga e la più atroce delle persecuzioni, il nostro calcolo moderato e probabile ci darà la giusta idea de’ Martiri degli altri tempi.

Risposta. Nel passo di Origene, sul quale insiste il Dodvvello, si dice, che i Martiri erano pochi, perchè Iddio non aveva voluto, che si distruggesse la stirpe de’ Cristiani, e ciò indica, ch’egli considerò il numero de’ Martiri riguardo alla gran moltitudine de’ Cristiani,