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222 saggio

ni si dovessero bruciar tutti vivi, e il suo avviso fu rigettato con orrore. Diocleziano sempre abborrì il sangue, e non fu strascinato sino all’eccesso, che a grado a grado. Ordinò col primo editto la consegna de’ libri sacri; così la tempesta si scaricò sopra i soli Ecclesiastici, ma succedendosi di mano in mano gli editti, la persecuzione divenne generale.

E ne’ primi due anni fu violenta: la rinuncia di Diocleziano fu cagione di qualche cambiamento: Costanzo, che ubbidiva con ripugnanza, rendè la pace ai Cristiani suoi sudditi: Massenzio rivoltatosi contro Massimiano, trasse nel suo partito i Cristiani di quella porzione d’Impero: ma Galerio fece orribili stragi in tutto l’Oriente.

Editto di Galerio per dare la pace alla Chiesa.

Ristretto. Galerio afflitto da lunga e penosa malattia pubblicò un editto, nel quale dichiarò ch’era intenzion sua di correggere e ristabilir tutto secondo le antiche leggi e la disciplina pubblica de’ Romani; e di ricondurre nella via della ragione e della natura i delusi Cristiani, che avevano abbandonata la Religione, e le ceremonie de’ loro maggiori; e che disprezzando presuntuosamente le pratiche dell’antichità, avevano inventate leggi ed opinioni stravaganti secondo i dettami del lor capriccio, ed avevano formate diverse società nelle Province dell’Impero: ma che trovandoli tuttora ostinati nell’empia loro follia permetteva loro di nuovo il libero esercizio della propria Religione, purchè conservassero sempre il rispetto dovuto alle leggi, ed al governo, e gli esortava a pregare il lor Dio per la sua salute, e per la prosperità dell’Impero.