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SAGGIO

DI

CONFUTAZIONE

DEL CAP. XVI.

Qui l’Autore si fa a parlare delle persecuzioni sofferte dal Cristianesimo, e prende ad investigarne le cagioni, l’estensione, la durata e le più importanti circostanze, e tutti i suoi sforzi tendono a due oggetti: primo, a mostrar sempre più, che nulla avvi di maraviglioso nello stabilimento di una Religione, ch’ebbe tutto il tempo di crescere e di fortificarsi, prima che si esponesse all’impeto delle persecuzioni, che fu perseguitata lentamente, e che godè molti intervalli considerabili di pace: secondo, è suo impegno di far servire queste stesse cose a giustificare la condotta dei persecutori, e a rovesciare sopra i Cristiani l’odiosità tutta. Nel che egli è stato in parte preceduto dal Signor di Voltaire nella Storia universale, da cui egli ha cavati alcuni suoi materiali. Facciamoci pertanto a considerar le cagioni della persecuzione, che sono l’aver i Cristiani abbandonato il culto nazionale: l’essere stati accusati di ateismo: il segreto delle loro adunanze: i loro costumi calunniati.