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di confutazione. 175

rono pure gli Apologisti a difenderli. Origene fu un di costoro, ma non il primo, trovandosene altri prima di lui citati dal Mosemio.

Terzo. Se non vi soddisfano gli antichi Apologisti, consultate i moderni. L’esame de’ fatti è limitato, come i fatti medesimi: quanto si può dir contro, e quanto si può rispondere in favore, si trova raccolto ne’ libri loro: questi stessi argomenti, che trattiamo noi, vi sono ampiamente spiegati.

Argomento quarto. Seneca e Plinio non parlano delle tenebre non naturali, in cui per tre ore fu involta la terra nella passione di Cristo.

Risposta. Tertulliano afferma, che il prodigio fu da’ Gentili notato ne’ pubblici registri: il suo passo è sostenuto, per tacer di tanti altri, dal famoso Huezio; nè ha fondamento alcuno la diversa lettura, che ne vorrebbe fare l’Autore. Flegonte, Scrittor Pagano, è pur vendicato dall’Huezio, il quale giustamente conchiude, che contro la positiva testimonianza di costoro niuna forza ha il silenzio degli altri.

Che Plinio avesse destinato un capitolo apposta per gli ecclissi di natura straordinaria e d’insolita durata, e che questo della passione non vi si trovi, non è cosa da far meraviglia. Al lib. II. c. 30. Hist. Nat. si leggono le seguenti parole: Fiunt prodigiosi et languiores defectus; quali occiso Cesare et Antoniano bello, totius fere anni pallore perpetuo. Ecco una proposizione generica illustrata con un esempio, invece di un capitolo fatto a bello studio per menarvi tutti gli ecclissi straordinari.