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dell'impero romano cap. xv. | 343 |
del Reno, del Danubio, e dell’Eufrate1.Al di là di quest’ultimo fiume, Edessa si distingueva mediante un fermo ed antico attaccamento alla Fede2. Da Edessa furono facilmente introdotti i principj del Cristianesimo nelle città Greche e Siriache, le quali obbedivano a’ successori di Artaserse; ma non par che facessero alcuna profonda impressione sulle menti de’ Persiani; il cui religioso sistema, per opera di un ordine ben disciplinato di sacerdoti, era stato costruito con arte e solidità molto maggiore, che l’incerta mitologia della Grecia e di Roma3.
Da questa imparziale, quantunque imperfetta veduta del progresso del Cristianesimo può rendersi per av-
- ↑ I Goti, che devastarono l’Asia nel regno di Gallieno, portaron via gran numero di schiavi, alcuni de’ quali eran Cristiani, e divennero Missionari. Vedi Tillemont Memoir. Eccles. Tom. IV. p. 44.
- ↑ La leggenda d’Abgaro, favolosa com’è, somministra una decisiva prova, che molti anni prima ch’Eusebio scrivesse la sua storia, la massima parte degli abitanti d’Edessa aveva abbracciato il Cristianesimo. I cittadini di Carre, al contrario, loro rivali, restarono attaccati alla causa del Paganesimo fino al sesto secolo.
- ↑ Secondo Bardesane appresso Eusebio (Praepar. Evang.) nella Persia trovavansi alcuni Cristiani avanti la fine del secondo secolo. Al tempo di Costantino (Vedi la di lui Epistola a Sapore Vit. l. IV c. 13) formavano essi una florida Chiesa. Si consulti Beausobre Hist. critique du Manicheisme. Tom. I. p. 180. e la Biblioteca Orientale dell’Assemani.
trato nelle parti della Gran-Brettagna, inaccessibili alle armi Romane. Circa un secolo dopo si dice, che Ossian figlio di Fingal, nella sua estrema vecchiezza disputasse con un Missionario straniero, e la disputa sussiste ancora in versi, ed in lingua Ersa. Vedasi la Dissertazione sull’antichità de’ Poemi d’Ossian di Macpherson p. 10.