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dell'impero romano cap. xiv. | 231 |
estese in quest’occasione da’ confini della Caledonia fino all’estremità del Peloponeso. Nel medesimo trattato si convenne che i tre giovani reali, figli degl’Imperatori, fosser chiamati alla speranza della successione. Crispo e Costantino il Giovane furono poco dopo dichiarati Cesari nell’Occidente, mentre nell’Oriente Licinio il Giovane fu decorato della medesima dignità. In questa doppia proporzione di onori dimostrò il vincitore la superiorità delle sue armi e della sua potenza1.
Quantunque la riconciliazione fra Costantino e Licinio amareggiata fosse dal risentimento e dalla gelosia, dalla rimembranza delle recenti ingiurie e dal timore de’ futuri pericoli, pure si mantenne per più di ott’anni la pace del Mondo Romano. Siccome incomincia intorno a questo tempo una serie molto regolare di leggi Imperiali, non sarà difficile di enunciare i regolamenti civili, che occuparono la vita tranquilla di Costantino. Ma le più importanti fra le sue costituzioni sono intimamente connesse col nuovo sistema di politica e di religione, che non fu stabilito perfettamente che negli ultimi pacifici anni del regno di lui. Vi sono molte delle sue leggi, che interessando
- ↑ Zosimo l. II p. 93. Anon. Valesiano p. 713. Eutrop. X. 5. Aurel. Vittore. Euseb. in Chron. Sozomen. l. I. c. 2. Quattro di questi scrittori affermano, che la promozione dei Cesari fu un articolo del Trattato. Egli è però certo che Costantino e Licinio i Giovani per anche non erano nati: ed è molto probabile, che tal promozione si facesse il primo di Marzo dell’anno 317. Si era verisimilmente convenuto, che l’Imperator d’Occidente creasse due Cesari, ed uno quello di Oriente; ma ciascheduno di loro si riservò la scelta delle persone.