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dell'impero romano cap. i. | 41 |
gl'Imperatori, disprezzavano, e talvolta obbliavano le remote contrade, che erano state lasciate nel godimento di una barbara indipendenza; e a poco a poco ei presero la licenza di confondere l’Impero romano con il globo della Terra1.
Ma il carattere e le cognizioni di uno storico moderno richiedono un linguaggio più sobrio e preciso. Questi può imprimere una più giusta immagine della grandezza romana, facendo osservare che l’Impero avea sopra 2000 miglia di larghezza dalla muraglia di Antonino e dai confini settentrionali della Dacia, al Monte Atlante e al Tropico del Cancro; che si stendeva in lunghezza per più di 3000 miglia dall’Oceano occidentale all’Eufrate; che era situato nella più bella parte della Zona temperata, tra i gradi ventiquattro e cinquantasei di latitudine Settentrionale; e che si supponeva contenere più di un milione e seicento mila miglia quadre, la maggior parte di terra fertile e ben coltivata2.