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Avendo ora finito il circuito dell’Impero romano, possiamo osservare, che l’Affrica è divisa dalla Spagna da un piccolo stretto di quasi dodici miglia pel quale l’Atlantico si volge nel Mediterraneo. Le Colonne di Ercole, così famose presso gli antichi, erano due montagne che sembravano essere state distaccate da qualche sconvolgimento degli elementi; ed a’ piedi della montagna europea è ora situata la fortezza di Gibilterra. L’intera estensione del Mediterraneo, le sue coste e le sue isole erano comprese nel dominio romano. Delle isole più grandi, le due Baleari, che traggono i lor nomi di Maiorca e Minorca dalla rispettiva loro grandezza, sono adesso soggette, la prima alla Spagna e la seconda alla Gran-Britannia. È più facile il deplorare che descrivere l’attuale condizione della Corsica. Due Sovrani italiani assumono il titolo regio dalla Sardegna e dalla Sicilia. Il regno di Creta o Candia, con quel di Cipro, e molte delle più piccole isole della Grecia e dell’Asia, sono state soggiogate dalle armi ottomane; mentre il piccolo scoglio di Malta sfida la lor potenza, e sotto il governo del suo Ordine militare è cresciuto in fama e in ricchezzaa.

Questa lunga enumerazione di province, i cui divisi frammenti hanno formati tanti possenti regni, può quasi indurci a perdonare agli antichi la lor vanità o la loro ignoranza. Abbagliati dall’esteso dominio, dalla forza irresistibile, e dalla reale o affettata moderazione de-

    samente le isole Canarie ai Romani. Non pare che mai ne sieno stati i padroni.

  1. Quanto alla divisione degli stati moderni sono molto cangiate le cose dal tempo in che il Gibbon scriveva; ma siffatte differenze si possono agevolmente riconoscere da ogni lettore dotato di qualche coltura.