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i Cantabri e quelli delle Asturie furono i più ostinati. Confidati nella forza de’ loro monti, furon gli ultimi che si sottomisero alle armi romane, ed i primi che scossero il giogo degli Arabi.

L’antica Gallia, comprendendo tutto il paese che è tra i Pirenei, le Alpi, il Reno e l’Oceano, era più estesa che la Francia moderna. Ai dominj di quella possente Monarchia, con i suoi recenti acquisti dell’Alsazia e della Lorena, conviene aggiungere il ducato di Savoia, i Cantoni degli Svizzeri, i quattro Elettorati del Reno, ed i territorj di Liegi, Lucemburgo, Hannonia, le Fiandre ed il Brabante. Quando Augusto diede leggi alle conquiste di Suo padre, introdusse una divisione della Gallia adattata al progresso delle legioni, al corso dei fiumi, ed alle principali distinzioni nazionali di un paese che avea contenuto più di cento Stati indipendenti1. La costa marittima del Mediterraneo, In Linguadoca, la Provenza e il Delfinato ricevevano il loro nome provinciale dalla colonia di Narbona. Il Governo dell’Aquitania si stendeva dai Pirenei fino alla Loira. Il paese tra la Loira e la Senna era chiamato Gallia Celtica; e presto trasse un’altra denominazione dalla celebre Colonia di Lugduno o Lione. La provincia Belgica giace di là dalla Senna, e più anticamente era stata limitata solamente dal Reno, ma

    dai Pirenei cade nell’Ebro, dette da principio il suo nome a una provincia, e dipoi a un Regno. Ved. d’Anville, Geografia del medio evo, pag. 181.

  1. Si trovano 115 città nella Notizia della Gallia. Si sa che questo nome era dato non solamente alla Capitale, ma ancora al territorio intero di ciascheduno Stato. Plutarco ed Appiano fanno ascendere il numero delle tribù fino a tre o quattrocento.