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362 | storia della decadenza |
strogoti, Visigoti, e Gepidi1. I Vandali erano più distintamente divisi in varie e indipendenti nazioni, gli Eruli, i Borgognoni, i Lombardi, e in diversi altri piccoli Stati, molti dei quali divennero in seguito Monarchie formidabili.
Nel secolo degli Antonini, i Goti abitavano tuttavia nella Prussia. Verso il regno di Alessandro Severo, la romana provincia della Dacia si era già risentita della lor vicinanza per le frequenti e rovinose loro irruzioni2. In questo intervallo pertanto, di quasi settant’anni, si deve porre la seconda emigrazione dei Goti dal Baltico al mare Eusino; ma la cagione che la produsse, giace nascosta nella varietà delle molle che pongono in moto i Barbari vagabondi. Una pestilenza od una fame, una vittoria od una disfatta, un oracolo degli Dei o l’eloquenza di un ardito condottiero erano bastanti per rivolgere le armi dei Goti verso i più dolci climi del mezzogiorno. Oltre l’influenza di una religione marziale, il numero ed il coraggio dei Goti erano proporzionati alle più rischiose avventure. L’uso degli scudi rotondi o delle corte spade li
- ↑ Gli Ostrogoti e i Visigoti, che è a dire i Goti orientali ed occidentali, trassero questi nomi dalle originarie lor sedi nella Scandinavia. In tutte le mosse, in tutti gli stabilimenti loro, essi conservarono poi sempre, insieme coi loro nomi, la medesima relativa situazione. Quando si partirono per la prima volta dalla Svezia, tre vascelli contenevano la nascente loro colonia. Il terzo, essendo tardo alla vela, rimase indietro, e quella turma, divenuta poi una nazione, ricevè da questo circostanza il nome di Gepidi o sia infingardi. Giornandes, c. 17.
- ↑ Vedi un frammento di Pietro Patrizio nell’Excerpta Legationum; e riguardo alla probabilità della data, vedi Tillemont. Stor. degli imperat. tom. III. p. 346.