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342 | storia della decadenza |
maginaria residenza di un invisibil potere, non presentando alcun distinto oggetto di terrore o di adorazione, imprimea nella mente un profondo sentimento di orrore religioso1; ed i sacerdoti, rozzi ed ignoranti com’erano, avevano appreso dall’esperienza l’uso di tutti quegli artifizj, che potessero conservare e fortificare impressioni sì convenienti al loro proprio interesse.
La stessa ignoranza, che rende i Barbari incapaci di comprendere il bene, o di accettare l’utile freno delle leggi, gli espone nudi e disarmati ai ciechi terrori della superstizione. I sacerdoti germani, aumentando questa favorevole disposizione dei loro concittadini, avevano usurpata, anche negli affari temporali, una giurisdizione, che i Magistrati non avrebbero ardito di esercitare, ed il superbo guerriero pazientemente si sottoponeva alla sferza della correzione, quando veniva non da alcuna potenza umana, ma dall’ordine immediato del Dio della guerra2. Ai difetti della politica civile suppliva talora l’interposizione della sacerdotale autorità. L’ultima era costantemente impiegata a mantenere il silenzio e la decenza nelle assemblee popolari; e si estendeva talvolta ad interessi più importanti per la pubblica prosperità. Fu per qualche casuale circostanza fatta una solenne processione nei paesi or conosciuti sotto i nomi di Meclenburgo e di Pomerania. L’ignoto simbolo della Terra, coperto con un denso velo, fu posto sopra un carro tirato dalle vacche; e in questa guisa la Dea, che risedeva ordina-