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beni, come le lettere furono inventate per esprimere le nostre idee; ed ambedue queste istruzioni dando alle potenze e alle passioni degli uomini una più attiva energia, hanno contribuito a moltiplicare gli oggetti cui furono destinate a rappresentare. L’uso dell’oro e dell’argento è in gran parte fattizio; ma sarebbe impossibile di enumerare i diversi ed importanti vantaggi che l’agricoltura e tutte le arti hanno ricevuti dal ferro temperato e manipolato dal fuoco e dalla industriosa mano dell’uomo. La moneta, in una parola, è l’incitamento più universale; ed il ferro è il più potente strumento dell’industria umana; ed è molto difficile di concepire come un popolo non animato dal primo, nè secondato dall’altro, sorger potesse fuori dalla più rozza barbarie1.

Se contempliamo una nazione selvaggia in qualunque parte del Globo, vedremo che il suo carattere generale è una supina indolenza e non curanza dell’avvenire. In uno Stato civile l’uomo esercita ed estende ogni sua facoltà; e la gran catena dei bisogni scambievoli lega ed unisce i diversi membri della società. La maggior parte di essa è impiegata in lavori perseveranti ed utili. Quei pochi che la fortuna ha messi al di sopra della necessità, possono per altro occuparsi nel cercar l’interesse o la gloria, nel migliorare il loro patrimonio o il loro intelletto, nei doveri, nei piaceri, e nelle follìe ancora della vita sociale. Non aveano i Germani tanti compensi. I vecchi e i malati,

  1. Dicesi che i Messicani ed i Peruviani senza l’uso della moneta e del ferro, han fatto un grandissimo progresso nelle arti. Queste arti, ed i monumenti, da esse prodotti, sono stati moltissimo esagerati. Ved. Recherches sur les Américains tom. II p. 153 ec.