Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano I.djvu/353

316 storia della decadenza

bili persiani (tanto naturale è l’idea dei beni feudali) ricevevano dalla generosità del Re case e terreni, coll’obbligo di prestargli servizio in guerra. Alla prima chiamata montavano prontamente a cavallo, e con un guerriero e magnifico treno si univano ai numerosi corpi di guardie, ch’erano diligentemente scelte tra gli schiavi più robusti, e tra i più coraggiosi venturieri dell’Asia. Questi eserciti di cavalleria, e grave e leggiera, formidabile per l’impeto del primo assalto non meno che per la rapidità delle sue evoluzioni, minacciavano una vicina tempesta alle province orientali del decadente Impero romano1


CAPITOLO IX.

Stato della Germania fino all'invasione dei Barbari
al tempo dell'Imperatore Decio.

Il governo e la religione della Persia hanno meritato qualche riguardo per la loro connessione colla decadenza e rovina dell’Impero romano. Noi faremo accidentalmente menzione delle tribù degli Sciti, e dei Sarmati, che colle loro armi, e co’ loro cavalli, con i greggi e gli armenti, colle mogli e famiglie andavano errando per le immense pianure, che si stendono dal mar Caspio alla Vistola, dai confini della Persia a quelli della Germania. Ma i guerrieri Germani,

  1. Da Erodoto, Senofonte, Erodiano, Ammiano, Chardin, ec., ho estratto alcune probabili notizie sulla nobiltà persiana, le quali sembrano o comuni ad ogni secolo, o particolari a quelle dei Sassanidi.