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302 | storia della decadenza |
sposizione si mescolavano col mondo nelle Corti e nelle città; e si osserva che l’amministrazione di Artaserse era in gran parte regolata dai consigli dell’ordine sacerdotale, alla cui dignità avea quel Principe o per politica, o per divozione restituito l’antico splendore1.
Il primo consiglio dei Magi fu conveniente all’indole insociabile della lor religione2, all’uso degli antichi Re3, ed anche all’esempio del loro legislatore, che era caduto vittima di una guerra di religione, suscitata dall’intollerante suo zelo4. Artaserse con un editto proibì severamente l’esercizio di ogni altro culto, fuor quello di Zoroastro. I tempj dei Parti, ed i simulacri dei loro divinizzati monarchi, furono ignominiosamente abbattuti5. La spada di Aristotile (tale era il nome dato dagli Orientali al politeismo ed alla filosofia dei Greci) fu facilmente spezzata6; le fiamme della persecuzione distrussero ben presto i più ostinati Ebrei e Cristiani7, nè fu perdonato agli eretici della propria nazione e religione. La maestà di Ormusd, ch’era gelosa di un rivale, fu secondata dal di-
- ↑ Agatia l. IV p. 134.
- ↑ Il Sig. Hume, nella Stor. Nat. della religione, sagacemente osserva, che le più raffinate e più filosofiche Sette sono costantemente le più intolleranti.
- ↑ Cicero de Legib. II 10. Serse, per consiglio dei Magi, distrusse i tempj della Grecia.
- ↑ Hyde de Rel. Persar. c. 23 24. D’Herbelot Bibliot. Orient. Zerdusht. Vita di Zoroastro nel tom II. del Zendavesta.
- ↑ Confrontisi Mosè di Corene l. II. c. 74 con Ammian. Marcell. XXIII 6. Da qui avanti io farò uso di questi passi.
- ↑ Rabbi Abraham nel Tarick Schickard p. 108 109.
- ↑ Basnage, Histoire des Juifs l. VIII c. 3. Sozomen l. II. c. 1. Manes, che soffrì una morte ignominiosa, si può riguardare come un eretico dei Magi non meno che dei Cristiani.