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dell'impero romano cap. vi. 213

le insegne di un Principe giovane e liberale, che avea preso le armi per vendicare la morte del padre, e l’oppressione dell’ordine militare1.

Mentre da una compagnia di donne e di eunuchi si concertava la congiura con prudenza, e si conduceva con vigorosa rapidità, Macrino che con un moto decisivo avrebbe potuto schiacciare il suo nemico fanciullo, ondeggiava fra i due opposti estremi del terrore e della sicurezza, che lo ritenevano ad Antiochia nell’indolenza. Lo spirito di ribellione si diffuse per tutti i campi e tutte le guarnigioni della Siria: diversi distaccamenti successivamente uccisero i loro uffiziali2, e si unirono ai ribelli; e la tarda restituzione, che fece Macrino della paga e dei privilegi militari, fu attribuita alla nota sua debolezza. Egli finalmente partì d’Antiochia per incontrarsi col giovane rivale, la cui armata, piena di zelo, diventava ogni giorno più formidabile. Le truppe di Macrino si presentarono alla battaglia senza ardore e con qualche ripugnanza, ma nel calore del combattimento3 le guardie Pre-

  1. Secondo Lampridio (Stor. Aug. p. 135) Alessandro Severo visse ventinove anni, tre mesi, e sette giorni. Siccome fu ucciso il 19 Marzo 235, conviene porre la sua nascita addì 12 dicembre 205. Egli aveva allora tredici anni, ed il tuo cugino quasi diciassette. Questo computo si confa meglio alla Storia di questi due Principi, che quello di Erodiano, il quale li fa più giovani di tre anni (l. V p. 181.). Dall’altro canto, questo autore untore prolunga di due anni il regno di Elagabalo. Si possono vedere le particolarità della congiura di Dione l. LXXVIII. p. 1339, ed in Erodian. l. V. p. 184.
  2. In virtù di un fatale proclama del preteso Antonino, ogni soldato, che recava la testa del suo uffiziale, ne succedeva ai beni ed al grado.
  3. Dione l. LXXXIII p. 1345; Erodiano l. V pag. 186.