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74 storia della decadenza

era celebre pel salutare effetto delle medicinali sue acque. La Gallia poteva vantarsi delle sue mille dugento città1, e sebbene molte di queste nelle parti settentrionali, senza eccettuarne Parigi stessa, fossero poco più che rozzi ed imperfetti borghi di popol nascente, le province meridionali nondimeno emulavano l’opulenza e l’eleganza italiana2. Molte eran le città della Gallia, Marsiglia, Arles, Nimes, Narbona, Tolosa, Bordò, Autun, Vienna, Lione, Langres e Treveri, l’antica condizion delle quali potrebbe benissimo e forse con vantaggio gareggiare con il loro stato presente. La Spagna, che nello stato di provincia era floridissima, divenuta un Regno, è andata in decadenza. Spossata dall’abuso della sua forza, dall’America e dalla superstizione, resterebbe forse molto umiliata la sua superbia, se si ricercasse da lei il numero di trecento sessanta città, quanto Plinio ne contò sotto il Regno di Vespasiano3.

III. Trecento città affricane avevano una volta riconosciuta l’autorità di Cartagine4, nè si può credere che il lor numero diminuisse sotto il governo degli Imperatori. Cartagine stessa rinacque con nuovo splendore dalle proprie ceneri; e quella capitale, come Capua e Corinto, ricuperarono ben presto tutti i vantaggi, che possono aversi senza una indipendente sovranità.

IV. Le province dell’Oriente presentarono il con-

  1. Giuseppe de bello Judaico II 16. Questo numero vi è riferito; forse non deve esser preso con rigore.
  2. Plin. Stor. Nat. III 5.
  3. Plin. Stor. Nat. III 3, 4 IV 35. La nota pare autentica ed esatta; la divisione delle province, e la diversa condizione delle città vi sono minutamente riferite.
  4. Strabon. Geograph. l. XVII p. 1189.