Pagina:Gianni di Parigi.djvu/11


PRIMO 9

Oli.

Deh! se il cor corrisponde all’aspetto.
     50Signorina, impetrate pietà.

(a Lor.)

Lor.

Discacciar sì gentil giovinetto,
     Caro padre, saria crudeltà.

Ped.

Non alloggio, non voglio, l’ho detto:
     Voi partite: (a Oliv.) tu sorti di qua. (a Lor.)

TUTTI

Oli. e Lor.

55Deh! pensate che alcuna locanda
     Non si trova al paese vicina:
     IoEi staròà dove più si comanda
     Nella porta, in soffitto, in cantina;
     Ma lasciate che attenda il padrone,
     60Che a momenti a cercarmilo verrà.

Ped. e Coro

Occupata è la nostra locanda
     Dal soffitto perfino in cantina;
     Voi tornate a colui che vi manda,
     Tu, fraschetta, va tosto
     65Voi, Lorezza, venite in cucina...
     Oh! guardate; per forza il buffone
     Alloggiare in mia casaqua dentro vorrà

(Lor. e il Coro part.)


SCENA III.


Pedrigo, Oliviero, un Servo, indi Lorezza che torna.

Ped.

E così, non partite? avete inteso?
Siete sordo o stordito?

Oli.

70Pur troppo vi ho capito;
Ma non posso partir.

Ped.

                                                                       Corpo di bacco!
Sta a veder ch’ei comanda in casa mia.

Oli.

Aperta per ciascuno è l’osteria.

Ser. »

Padrone, in questo punto