Pagina:Giambelli - Il ragionamento della dotta ignoranza, 1591.djvu/14

10 Della dotta

questa famosa proposizione, che ogni vivente genera una cosa simile à se nella propria spetie. [Ogni vivente produce una cosa simile a se.] Quindi avviene, che l'huomo genera un'altro huomo, e non già un bruto: e fra bruti il fiero Leone non genera timidi lepri; nè la semplice colomba produce l'aquila rapace. così veggiamo, che tutti gli effetti portano scolpite in fronte le belle sembianze, e le vive imagini delle cagioni, dalle quali essi procedono. Et questo non solo chiaro appare nelle cagioni qua giù terrene, e frali: ma etiandio si manifesta chiaramente nelle cagioni celesti, et eterne. [I Cieli con varie influenze cagionano diversi effetti.] Però i cieli secondo le loro diverse proprietà, e con varie influenze, cagionano differenti effetti, nè quali hor signoreggia il caldo, ò il freddo; e talhor domina l'humido, ò' l secco, come appunto le diverse virtù di quelle sfere celesti mostransi esser conformi à cotali proprietadi. [Le cose naturali cercano di somigliarsi al primo ente da cui derivano.] Et perche le cose naturali per istinto di natura, conoscono, che principalmente esse derivano da quel primo ente, e da quella prima cagione, che dà l'essere à ciascuna creatura, vanno con molta diligenza cercando, per acquistar nuova perfettione, di


so-