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dimensione, formati da coste longitudinali, pubescenti, che anneriscono coll’età, di colore grigio-fuligginoso o carnicino o giallescente, unita al gambo mediante una piccola vallicella, internamente cava e fioccosa; gambo bianco, eguale, coperto di squamette o furfure che svanisce nel fungo a dulto, cavo e fioccoso nell’interno; carne ceracea, fragile, bianca, di odore e sapore appena sensibile; teche, cilindriche, pedicellate, 300-350 × 16-20 μ.; con parafisi ramose; spore ellittiche. 20-26 × 13-16 μ.

Cresce a grandi famiglie nelle selve di conifere, specialmente nei luoghi erbosi, poco coperti, in primavera.

La Morchella deliziosa si avvicina molto pel gusto e per la tenerezza della carne alla Morchella rotonda; però conviene scegliere esemplari giovani o non ancora del tutto anneriti, altrimenti diventa un po’ tenace e indigesta.

Spiegazione delle figure: a-b Fungo in vario grado di sviluppo, c Fungo sezionato verticalmente, d Teche e parafisi, e Spore.

Morchella conica Pers. — Tav. CVI.

Ital. Spugnola bruna. Volg. Spongiola, Spongigneura, Sponzola ecc. Franc. Morille conique. Ted. Spitzmorchel. Ha mitra ovato-conica, di colore castagno-fosco o fuligginoso-olivaceo, con alveoli allungato-contorti, nel fondo percorsi da vene traversali, divisi da coste longitudinali tomentose, di colore fuligginoso, poi nero, internamente cava, fioccosa e scura, alla base congiunta al gambo mediante una vallicella; gambo robusto, pallido, furfuraceo o a piccole squame, rugoso, qua e là solcato, alla base lacunoso, internamente cavo e fioccoso; carne del cappello scura, del gambo bianca, di odore e sapore non marcati; aschi cilindrici, alla base tortuoso-pedicellati, 320-400 × 18-24 μ.; con parafisi ramose; spore ellittiche, 24-30 × 14-17 μ.

Cresce a famiglie nelle selve di conifere in primavera.

La Spugnola bruna è di buon gusto, ma inferiore alla Spugnola gialla e Spugnola deliziosa. Nel fungo troppo sviluppato la carne diventa tenace, e perciò si devono sempre raccogliere esemplari giovani, ancora intieramente vegeti, e rigettare quelli in cui il cappello incomincia ad appassire alla sommità o il gambo prende una tinta giallastra.