Pagina:Giacomelli - Dal diario di una samaritana, 1917.djvu/57


— 55 —

persuada che tutti possono fare quello che ho fatto io, perchè nulla di straordinario ho fatto»

(E’ un mutilato di ambedue le gambe).

E infine queste due, di uno stesso, che mi sembrano le più caratteristiche:


      Gentilissima e Rispettabile Signorina,

Sempre ricordo. E col pensiero la raggiungo e voglio esprimere il mio cuore verso di Lei, e non dimenticherò mai e mai più la Sua bontà e la Sua generosità che ha avuto verso di me... La voglio ringraziare e ringrazierò sempre delle cure che ha avuto verso di me. E mi ricorderò anche delle altre rispettose Signorine. Credo che il mio scritto le farà molto piacere, ed io aspetterò con tanto desiderio una bella risposta.

Dunque lascio la piuma con salutarla di vero cuore, e mi saluterà ancora tutte le altre Signorine, e mille ringraziamenti alle sante Suore, che non dimenticherò mai, e con gioia ringrazio ancora infinitamente, e mi dichiaro io stesso

G. G. B.        


      Rispettabile Signorina,

Con grande pensiero ho ricevuta la mia fotografia, e subito ho fatto vedere alla mia famiglia, dicendogli che queste rispettosissime Signorine sono quelle che stanno curando con intusiasmo e con precisione noi soldati, reduci delle patrie battaglie. Ma però con grande dispiacere non ho trovato Lei nella fotografia, ma però mi