Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 15 — |
rina, per il militare la posta è tutto», mi diceva uno l’altro giorno, con accento doloroso.
E come badano poco a spendere per la corrispondenza... Taluni vorrebbero ogni momento incaricarci di espressi, e magari di telegrammi. Il popolo, si sa, non conosce l’economia. E molti soldati spillano i quattrini ai genitori col pretesto che non hanno abbastanza da mangiare; e i genitori finiscono col fare sacrifici per i loro capricci e peggio...
Non è vero, ragazzi, che è così? E così non dovrebbe essere.
All’Ospedale, però, c’è poco da scapricciarsi, salvo che con lo scrivere a mezzo mondo, a gran disperazione dei poveri ufficiali di posta, e conseguente danno del servizio.
Una delle cose che più mi piace è scrivere per quelli che non sanno, o non possono. Per lo più, li faccio dettare. Ma ciò non toglie che si possa anche fare da buone ispiratrici di qualche sentimento, che forse sonnecchia nell’animo loro.
E come godono, gli analfabeti, nel farsi rileggere la lettera da casa... Vi sono specialmente lettere di mogli, che cominciano con: Mio caro sposo, e raccontano tanti semplici particolari, e fanno sentire l’umile ambiente, di campagna per lo più. Giacchè i nostri bravi soldati, che vengono dalla trincea, sono in massima parte contadini. Oh! la Patria non potrà dimenticarlo.
Li 31. — I miei ragazzi di contumacia son pieni di malanni. Chi ha una bronchite, chi ha i dolori reuma-