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io — l'eroe delle inverosimili battaglie superò sè medesimo nell'eroismo della sommissione.

Una parola eternamente memorabile uscì dalle labbra di quel patriota gigante — una parola, che sola basterebbe a rendere immortale la fama di lui.

— Obbedisco!

L'uomo del comando, l'uomo nato a dominare, a trascinare le masse — sotto la impressione di una calamità inesplicabile, che fu per l'Italia una grande umiliazione e un immenso pericolo — piega la fronte, come il più umile dei mortali, ed obbedisce.

Vi è qualche cosa di commovente in questa abdicazione di potere per parte di un uomo sì grande. Quale lezione per gli inetti e pei vanitosi, che hanno fatto e non cessano di fare sì deplorabile prova nella tenacità del comando!


FINE.