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Così parlando, il Franchetti cavò di tasca un portafogli contenente parecchie carte, e ne fece pubblicamente consegna al sindaco della Comune.
— Come! i fratelli Albizzotti! — quei due signori che stamattina erano al caffè... e facevano tanti brindisi all'Italia... a Vittorio Emanuele... a Garibaldi!
— Erano due infami emissarii del partito austriaco — arruolavano volontarii per l'esercito del papa — raccoglievano denaro per la cassa di San Pietro — tenevano carteggio coi preti dell'Armonia e della Civiltà Cattolica — Infine, come potrete rilevare dalle note preziose che io vi ho presentate, erano venuti a Tartavalle per seminare la reazione...
— Ma gli altri due... que' birbaccioni, che poco dianzi abbiam veduto passare a cavallo fra i viva e le acclamazioni della moltitudine?...
— Sono due illustri Italiani, due professori di scienze naturali, uomini d'ingegno elevato, di nobilissimi sensi, che spesero la vita negli studi e nelle meditazioni — Essi venivano fra queste montagne per investigare i misteri della natura, per risolvere le astruse questioni della formazione del mondo... Ed è appunto di questi innocenti cultori delle scienze che Iddio si è servito per isventare le trame di due birbanti che certo non isfuggiranno al meritato castigo. I fratelli Albizzotti, temendo che i signori Frigerio e Zannadio fossero davvero emissari dell'Austria, e che il loro arresto potesse compromettere qualche segreto di bottega, se la svignarono da Tartavalle poco prima che vi arrivassero i due scienziati — e questi trovarono in sulla via il portafoglio ch'io ebbi l'onore di presentarvi.
Prima che gli onorevoli deputati potessero riaversi dalla sorpresa e convincersi dell'inganno, molto tempo ci volle. Le ciarle, le discussioni, i commenti durarono parecchie ore, con grande rammarico del Franchetti, cui premeva di prender parte al magnifico pranzo ordinato in onore dei due scienziati. Ultimo a persuadersi fu il Gallina; ma quando il dabben figliuolo ebbe esauriti tutti gli argomenti d'opposizione, e trovossi isolato o piuttosto soffocato dal voto concorde delle masse; il Franchetti lo prese per mano, e con dolce