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mutande, i fazzoletti volano alla soffitta... Il sergente foriere, il solo dei saccheggiatori che sappia leggere lo scritto, si impadronisce del portafoglio e divora coll'occhio le cifre.

— Gallina!

— Che è?

Tutti circondano il sergente.

— Non v'è più dubbio!... ecco il corpo del delitto!...

— Leggi.. foriere!...

— Le sono annotazioni laconiche...

— Ah! mostro! interrompe la Checchina mettendosi le mani sui fianchi. — Laconiche!... Che razza di parole hanno questi tedeschi!

Il sergente non senza difficoltà riesce a leggere una quindicina di vocaboli incomprensibili per lui e per quanti gli stanno d'attorno, vocaboli tecnici della scienza, di cui basta il suono per far rabbrividire gli ascoltatori.

— Basta! basta! non voglio sentirne altro! grida la Checchina turandosi lo orecchie... e correndo per la camera come una ossessa.

— Qui sotto c'è qualche trama infernale! soggiunge il maniscalco.

— La patria è in pericolo!

— Facciamo appello alla Guardia Nazionale!

— Figliuoli, dice il Gallina con solennità. — Figliuoli! qui bisogna metterci una mano al cuore e un'altra al cervello...! Dinanzi alle nuove scoperte che abbiamo fatte, dinanzi a questi documenti scellerati che Iddio ha messo in nostra mano onde sventare le trame del despotismo, esitare sarebbe stoltezza, debolezza il retrocedere... il silenzio sarebbe delitto... l'indulgenza complicità... Però non conviene dimenticare che noi viviamo in paese libero e governato da leggi civili..... Forza e prudenza! Energia e legalità! Rigore e giustizia.... sieno le nostre divise.

— Bravo!!!

— Raccogliamo adunque tutte le prove materiali del delitto, e armati dei preziosi documenti, convochiamo le autorità del paese, e formuliamo legalmente l'accusa!

— Bravo!!!

— A me pare che questo portafoglio contenga tanto che basti per far appiccare lo scellerato...