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gegnosi mamma Caterina si adoperi a smerciare le sue creature; ugual destrezza per parte dei giovani scapoli a scansare il pericolo. La cacciata degli Austriaci, la liberazione d'Italia ha rianimate le speranze della signora Menafuoco. Rosalba e Cornelia acquistarono nuove attrattive da una immensa coccarda a fiorami bianchi, rossi e verdi, che portano sul petto e che dissimula in parte le naturali lacune. Rosalba e Cornelia hanno abbracciate in politica le opinioni dell'unico giornale che leggono. Mamma Caterina e le sue figliuole, si informano alla politica del Pungolo; perciò si svegliano ogni mattina con opinioni perfettamente opposte a quelle del giorno precedente.

Basti questo sbozzo di fisonomie e di caratteri — procediamo nel racconto.

Il cacciatore non vede che lepri e beccaccia, l'astronomo non vede che pianeti, il mineralogista non vede che sassi. — Mamma Caterina non vede che mariti per le sue figliuole.

Rosalba e Cornelia, appena entrate nella vettura, cominciarono a dardeggiare coll'occhio i due scienziati. — La signora Menafuoco, per trovare un pretesto di conversazione, si pose gli occhiali, e volgendosi a Rosalba: — Ebbene? incominciò: cosa dice il nostro Pungolo quest'oggi? L'hai tu indosso il Pungolo?...

— Il Pungolo! risponde Rosalba portando una mano sul petto e torcendo le luci verso il signor Frigerio; il Pungolo... mi pare d'averlo... qui...

— Fuori dunque cotesto Pungolo! e leggimi qualche cosa... di nuovo...

— Lo sai... mamma, che io non amo di leggere a voce alta cose di argomento patrio... e sopra tutto quando si tratti delle nostre vittorie della Sicilia...

— Poverina! Sicuramente! la è proprio così! Queste mie ragazze sono tanto sensibili, che ogni qual volta prendono in mano quel benedetto Pungolo, perdono la testa, cadono in svenimento e non se ne fa più nulla! Sono ragazze! E il nome di Garibaldi ha per esse un un certo fascino!... Basta! Cornelia... mi saprà forse dare così in succinto le notizie della giornata... Rosalba... cedi il Pungolo a tua sorella... e vediamo se anche lei cade in sven