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— Il signor Rodolfo mi aveva detto di non lasciar entrare nessuno... perchè oggi aveva molto da fare per l'articolo di fondo.
— Eh! mi importa bene a me dell'articolo di fondo?... Là dentro ho lasciato il mio portafoglio contenente il valore di cinquemila franchi... Fra mezz'ora parte il secondo convoglio per Seregno... Aprite, signor Rodolfo! Aprite, vi dico, o ch'io sfondo la porta!....
Così gridando, il Bartolami diede una spinta all'uscio, che essendo male impiantato sui cardini, cedette a quell'urto violento.
Il fabbricatore di ceralacca e il domestico precipitarono insieme nel gabinetto, dove, con infinita meraviglia di ambedue, non trovarono che una donna, Clementina, la quale, senza dar segno di commozione, coll'aria più ingenua del mondo chiese al marito:
— Che vuol dire tutto questo fracasso?
— Vuol dire... Ma tu?... Ma il signore? Sia l'articolo di fondo?...
Il Bartolami guardava la moglie e il servitore, come un uomo cascato dalla luna.
— Che novità son queste? — riprese la imperterrita donna — mi avete tutti e due un certo fare da imbecilli!... Ho voluto un po' vedere come si tenevano lo carte di uffizio... Tu sei troppo di buona fede, Onofrio, e ti lasci condurre alla cieca da questo signor Rodolfo, che in fin dei conti potrebb'essere un briccone, un mangiapane come tanti altri... Avevo detto a Silvestro di non lasciar entrare nessuno.... Ed egli, questa bestia....
— Sicuro! — prosegue il Bartolami — questa bestia non ha capito che si trattava di lui, del signor Rodolfo, e per poco voleva impedirmi...
— Vero scimunito!
— Asino, dico io... Figurati! Mi contava che il signor Rodolfo era entrato qui dentro per scrivere l'articolo di fondo, mentre invece....
— Mentre invece, prosegue Silvestro, il signor Rodolfo giunge in questo momento all'uffizio, ed ha l'onore di inchinarsi ai miei padroni riveritissimi.
Il Barcheggia si presentò diffatti alla porta