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— Che vuoi tu, figliuola mia? — chiede il signor Lanfranconi con piglio alquanto brusco.
— Io veniva per ricordarti... che i convitati... ti aspettano in giardino... e si maravigliano della tua assenza.
— Oh! sì!... vero!... — esclama il signor Lanfranconi, levandosi in piedi. — Vedete s'io sono smemorato...! La politica mi faceva dimenticare la cena! Figliuola mia, ti prego di dar di braccio al signore, di condurlo in giardino e di presentarlo ai nostri amici, mentre io corro a vedere se quella lumaca di Stefania ha preparate le camere... Il signore è amico di Palmerston, di lord Russel, di Gorciacoff... e d'altri pesci grossi... di tal fatta. Basta!... fra poco verrò io. Voglio un po' vedere lo stupore di mia sorella quando udrà che lord Palmerston... e quegli altri signori parlano di me in Inghilterra ed in Russia... come si trattasse d'un loro fratello.
Ifigenia manda dal petto un sospiro, e mi volge una occhiata di rimprovero, quasi intendesse dirmi: «Anche voi abusate della credulità d'un vecchio dabbene, del povero padre mio!»
Ma appena il signor Lanfranconi è uscito, io prendo con dolce violenza il braccio della fanciulla e le mormoro all'orecchio: — Eccellente fanciulla: io sono venuto qui per darvi una buona notizia. Eugenio è giunto stassera a Gorgonzola, e scommetto che in questo momento egli è ancor là abbasso inchiodato sotto il balcone... nella speranza di vedere la sua Ifigenia. —
Gli occhi della fanciulla sono rasserenati. Il suo braccio trema nel mio... Ella si affretta ad accompagnarmi in giardino, e nello scendere le scale mi fa cento domande sul conto del suo innamorato. Io le dipingo co' più vivi colori la passione di Eugenio e il suo dolore nel vedersi tolta la donna che era per lui oggetto di adorazione; le dichiaro che non per altro scopo io mi sono introdotto in casa del padre di lei, se non per favorire i disegni di Eugenio, per ricongiungerlo alla sua innamorata. Ad ogni mia parola Ifigenia cerca rianimarsi: in breve io riesco ad ispirarle tanta confidenza, quanta dapprima le avea ispirato avversione.