Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
In che posso servirvi?» «In che potete servirmi? — risposi tosto dando libero sfogo alla indignazione, — in che potete servirmi? Che razza di linguaggio è codesto? Io sono venuto per rivedere Ifigenia, per rammentare a lei ed a voi una sacra promessa, per raccogliere la sola mercede a cui credevo aver diritto, dopo i tanti dolori sofferti, dopo tanti sacrifizi.» «Mercede! — risponde il signor Lanfranconi, — mio bravo giovinotto, non ista bene parlar di mercede a chi ha combattuto per la causa comune. Voi prendeste le armi per redimere la patria; la patria è redenta, ecco la vostra mercede.» «Ma Ifigenia! ma le promesse...?» «Figliuolo! I tempi (non è duopo ch'io vel dica) sono cangiati. Sei mesi di guerra, di lotte politiche, hanno rinnovata la faccia dell'Europa. Gli avvenimenti corrono e si succedono con tale rapidità che oggi non è possibile prevedere il dimani. Figliuolo, io vi consiglio di rinunziare ad Ifigenia. Mia figlia... non può più appartenervi. Ella è promessa ad un altro.» A tali parole la mia ira non ebbe più freno; proruppi in minaccie, in imprecazioni sì violente, che l'antico fabbricatore di stracchini ne rimase sgomentato. Ifigenia udì la mia voce; ella accorse nell'anticamera; appena mi vide, si fe' pallida in volto, tremò, tentò invano di proferir parola. «Ifigenia, — le dissi, mitigando il tono della voce, — è dunque vero quanto ho inteso dalla bocca di tuo padre? E tu consentiresti all'amore di un altro, mentre pochi mesi fa avevi giurato d'essermi sposa?» Io m'accorsi che una lotta tremenda si agitava nel cuore della fanciulla; nei suoi sguardi era dipinta l'angoscia. «Eugenio, — mi disse, — io non sono libera della mia volontà... io posso disporre del mio cuore, non della mia mano.» E la voce le si ruppe in un singhiozzo. A tal vista il signor Lanfranconi aggrottò le sopracciglia, e con un gesto da presidente intimò ad Ifigenia di allontanarsi. Quella scena più che afflitto mi aveva istupidito. Quand'io mi riscossi, m'accorsi che tutti erano usciti, e m'avean lasciato là come un cane, come un mendicante!
— E tu te ne sei andato! e in luogo di ricorrere