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comune Dora, Berretta III gran proposto dell’Olona, Manin Il doge di Venezia, Libeny II governatore di Vienna, Camillo Ugo presidente di Parigi, Carlo Bixio borgomastro di Genova, non sono che mandatarii del popolo, eletti per voto universale, incaricati di presiedere il Consesso degli Anziani o Padri di famiglia nelle adunanze Comunali. Vittorio Emanuele III, con titolo di Re, rappresenta il capo del dipartimento Italia, sebbene i proposti dei singoli comuni sieno affatto indipendenti da lui.

Tutti i proposti (usiamo questo titolo per intenderci) sono anche rappresentanti del comune nelle assemblee del dipartimento e nei congressi generali della Unione. Le assemblee parziali del dipartimento, per l’Italia, si tengono a Napoli nell’ultimo giorno di ciascun mese. I congressi generali si adunano a Berlino due volte all’anno, alla fine di ciascun semestre. I rappresentanti del popolo Europeo sommavano, nel 1976, a duemilasettecento quattordici.

Lo statuto della Unione ha per base la santificazione di un diritto naturale che l’umanità per lunghi secoli disconobbe; il diritto di esistenza. Ciascun cittadino di Europa, dal giorno della nascita fino al giorno dell’estinzione, è alloggiato, vestito, nutrito a spese del comune.

Questo comune, che noi chiameremo Famiglia per conformarci al linguaggio dei tempi, diviene necessariamente l’esclusivo proprietario delle terre, l’amministratore della sostanza pubblica.

Tutti i cittadini della Unione sono guarentiti dalla miseria, e l’educazione si estende a tutte le classi del popolo. — Ed ora, chi vorrà consacrarsi alle manuali fatiche? Chi vorrà sottomettersi ai disagi, alla servitù dei lavori agricoli? I canapi e le officine rimarranno deserte...

I terrori del nostro parroco reverendissimo si sono realizzati da oltre venti anni. La rivoluzione del 1935