Pagina:Ghislanzoni - Abrakadabra, Milano, Brigola, 1884.djvu/217


— 215 —


Che è stato? perché mai al vedere quelle sembianze l’Immolata trasalisce e balza dalla seggiola con febbrile agitazione?

— Presto! che tardiamo? non si perda un istante! — esclama la donna con voce affannata, appoggiandosi al braccio del medico.

E già entrambi muovevano per uscire, quando un uomo, o piuttosto un mostro della specie umana sbucò improvvisamente da una delle porte che mettevano agli appartamenti superiori, e chiuse il passo alla donna esclamando con terribile voce:

— Fermatevi! voi obbliate le vostre promesse!...

L’Immolata si strinse al braccio del Virey, tremante e spaurita come una capinera in presenza dell’aspide.

CAPITOLO XXII.

Cardano.

Chi era quel personaggio... terribile? Lo sapremo più tardi; vediamo ora qual fosse nell’aspetto.

La sua testa era enorme. Figuratevi la materia organica di quattro teste, impiegata a formarne una sola. Al vederlo, il Virey provò un fremito di ribrezzo e si arrestò come impietrito.

— Non è dunque una favola la testa di Medusa? Se