Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 193 — |
«Esultate! Ciò che era nei vostri voti si è compiuto; la dimissione di sua Eccellenza Riveritissima il Gran Proposto Terzo Berretta implica necessariamente la mia.
«Il benemerito dicastero di sorveglianza pubblica rimarrà per uno o più giorni senza capo.
«Cittadini ladri, truffatori e furfanti di ogni specie, esultate! ve lo ripeto. E frattanto, i pochi galantuomini — se è pur vero che ve ne abbiano, ciò che a me non consta positivamente — badino alle loro tasche ed alle serrature dei loro forzieri!
«Il mio successore, entrando in carica, vedrà che durante la mia gestione tutto ha proceduto con ordine e con giustizia. Con quale accortezza e tenacità io abbia lottato per oltre venti anni contro la ribalderia umana, apparirà evidentemente dai registri e dai tesseri che io lasciai negli uffizii. Se non che — lo confesso con immenso rammarico — in questi ultimi tempi la mia e l’attività indomabile de’ miei subalterni riuscì in molti casi impotente. Già da oltre mezzo secolo, quei nostri famigerati utopisti che ripetevano la frequenza dei crimini dall’analfabetismo delle masse, hanno dovuto convincersi che l’istruzione universale ha quadruplicato il numero dei falsarii e dei ricattatori. Più tardi, la scienza medica e farmaceutica appresa a tutti indistintamente i cittadini della Unione, moltiplicò gli avvelenatori e gli assassinî domestici. Le locomotive aeree agevolarono le contumacie dei bricconi e favorirono la impunità. La sistemazione e applicazione pratica delle forze magnetiche produsse abbominazioni che fanno inorridire.
«A questi, sempre crescenti ausiliarii della iniquità e della corruzione, i governi opposero una resistenza in fino ad oggi abbastanza efficace. Nelle nostre mani le nuove armi fornite dal progresso alla depravazione ed alla colpa divennero una forza riparatrice. La nostra sor-