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178 LA GERUSALEMME

XIV.


     Il popol dell’Egitto in ordin primo
Fa di se mostra: e quattro i duci sono,
Duo’ dell’alto paese, e duo’ dell’imo,
108Ch’è del celeste Nilo opera e dono.
Al mare usurpò il letto il fertil limo,
E rassodato al coltivar fu buono.
Sì crebbe Egitto: o quanto addentro è posto
112Quel che fu lido ai naviganti esposto!

XV.


     Nel primiero squadron appar la gente
Ch’abitò d’Alessandria il ricco piano,
Ch’abitò il lido volto all’Occidente,
116Ch’esser comincia omai lido Africano.
Araspe è il duce lor, duce potente
D’ingegno più che di vigor di mano;
Ei di furtivi aguati è mastro egregio,
120E d’ogni arte Moresca in guerra ha il pregio.

XVI.


     Secondan quei che, posti inver l’Aurora,
Nella costa Asiatica albergaro:
E gli guida Aronteo, cui nulla onora
124Pregio o virtù; ma i titoli il fan chiaro.
Non sudò il molle sotto l’elmo ancora:
Nè mattutine trombe anco il destaro;
Ma dagli agj e dall’ombre a dura vita
128Intempestiva ambizion l’invita.