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4 LA GERUSALEMME

VIII.


     Chiamano e te, che sei pietra e sostegno
Della magion di Dio fondata e forte:
Ove ora il novo successor tuo degno
60Di grazia e di perdono apre le porte.
E gli altri messi del celeste regno,
Che divulgar la vincitrice morte.
E quei che ’l vero a confermar seguiro,
64Testimonj di sangue, e di martiro.

IX.


     Quegli ancor, la cui penna, o la favella
Insegnata ha del Ciel la via smarrita:
E la cara di Cristo e fida ancella,
68Ch’elesse il ben della più nobil vita:
E le vergini chiuse in casta cella,
Che Dio con alte nozze a se marita:
E quelle altre magnanime ai tormenti,
72Sprezzatrici de’ Regi, e delle genti.

X.


     Così cantando, il popolo devoto
Con larghi giri si dispiega e stende:
E drizza all’Oliveto il lento moto,
76Monte che dalle olive il nome prende:
Monte per sacra fama al mondo noto,
Ch’oriental contra le mura ascende:
E sol da quelle il parte e ne ’l discosta
80La cupa Giosafà che in mezzo è posta.