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52 | LA GERUSALEMME |
LVI.
Emaus è Città, cui breve strada
Dalla regal Gerusalem disgiunge:
Ed uom che lento a suo diporto vada,
444Se parte matutino, a nona giunge.
O quanto intender questo ai Franchi aggrada:
Oh quanto più ’l desio gli affretta e punge!
Ma perch’oltre il meriggio il sol già scende,
448Quì fa spiegare il Capitan le tende.
LVII.
L’avean già tese: e poco era remota
L’alma luce del Sol dall’Oceano;
Quando due gran Baroni in veste ignota
452Venir son visti, e ’n portamento estrano.
Ogni atto lor pacifico dinota
Che vengon come amici al Capitano.
Del gran Re dell’Egitto eran messaggj,
456E molti intorno avean scudieri e paggj.
LVIII.
Alete è l’un, che da principio indegno
Tra le brutture della plebe è sorto;
Ma l’innalzaro ai primi onor del regno
460Parlar facondo e lusinghiero e scorto,
Pieghevoli costumi, e vario ingegno,
Al finger pronto, all’ingannare accorto:
Gran fabbro di calunnie, adorne in modi
464Novi, che son accuse, e pajon lodi.