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CANTO PRIMO. | 15 |
XLI.
Occupa Guelfo il campo a lor vicino,
Uom che all’alta fortuna agguaglia il merto.
Conta costui per genitor Latino
324Degli avi Estensi un lungo ordine e certo.
Ma German di cognome e di domíno,
Nella gran casa de’ Guelfoni è inserto.
Regge Carintia, e presso l’Istro e ’l Reno
328Ciò che i prischi Suevi e i Reti avieno.
XLII.
A questo, che retaggio era materno,
Acquisti ei giunse gloriosi e grandi.
Quindi gente traea che prende a scherno
332D’andar contra la morte, ov’ei comandi:
Usa a temprar ne’ caldi alberghi il verno,
E celebrar con lieti inviti i prandi.
Fur cinquemila alla partenza; e appena
336(De’ Persi avanzo) il terzo or quì ne mena.
XLIII.
Seguia la gente poi candida e bionda,
Che tra i Franchi, e i Germani, e ’l mar si giace,
Ove la Mosa, ed ove il Reno inonda,
340Terra di biade e d’animai ferace:
E gl’Insulani lor, che d’alta sponda
Riparo fansi all’Ocean vorace:
L’Ocean, che non pur le merci e i legni,
344Ma intere inghiotte le cittadi, e i regni.