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GERNANDO


ARGOMENTO.

     Sdegna Gernando che Rinaldo aspire
Al grado ov’egli esser assunto agogna:
Perciò, ministro a se del suo morire,
Lui, che l’uccide poi, forte rampogna.
Va l’uccisor in bando: nè patire
Vuol che catena, o ceppi altri gli pogna.
Parte Armida contenta; ma dal mare
Vengono al gran Buglion novelle amare.



CANTO QUINTO.


Mentre in tal guisa i cavalieri alletta
Nell’amor suo l’insidiosa Armida,
Nè solo i dieci a lei promessi aspetta,
4Ma di furto menarne altri confida;
Volge tra se Goffredo a cui commetta
La dubbia impresa, ov’ella esser dee guida;
Chè degli avventurier la copia e ’l merto,
8E ’l desir di ciascuno il fanno incerto.