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685Che l’euro procelloso agita e schianta
Su le caucasee rupi, offrono ad uso
Diverso adatte piante; ottimo a l’alte
Navi l’eccelso pin, cipressi e cedri
Le case a fabbricar; e trae da quelle
690Legni il villano, onde a le ruote il mozzo
Tornire e i raggi, ed a le cave barche
Le carine incurvar: di frondi è l’olmo
Fecondo, e il salcio di tenaci vinchi;
Dei dardi a l’aste, e ad armi varie è il mirto
695Opportuno, e il corniolo; in cretic’arco
Piegasi il tasso, e sul volubil torno,
O dal ferro incisor forma e figura
Prendon la liscia tiglia, e il duro bosso.
Sovra l’onde del Po nuota e galleggia
700L’ontano lieve, e ne la cava scorza
De l’elci antiche, e nel viziato tronco
A lavorarvi il mel l’ape s’annida.

     E quando mai sì gran vantaggio i doni
Recarono di Bacco? Ahi! che di colpe
705E’ Bacco invece, e di sanguigne risse
Spesso cagion. Bacco egli fu, che a morte
Infra le mense di Pirìtoo trasse
Gli ebbri Centauri, e Reto, e Folo, e il vasto
Iléo che inerme ai Làpiti feroci