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Cadute ghiande masticaro i porci.

     Nè d’inserire e inocular le piante
120Unico è il modo; perocchè là dove
Le gonfie gemme da la rotta scorza
Sbucciano a germogliar, nel nodo istesso
Apre taluno con leggero taglio
Un picciol seno, e di straniera pianta
125L’occhio v’innesta, onde a legare impari
Incorporato a l’umida corteccia.
Altri là, dove è senza nodi, il tronco
Spacca, e col conio la profonda piaga
Internandosi allarga, indi v’intrude
130L’ospite germe fecondante, e guari
Poscia non v’ha che di felici rami
L’albero onusto al ciel s’inalza e lieto,
Le ignote frondi e i non suoi frutti ammira.

     Non tutti inoltre d’una specie sola
135Produce ogni terren gli olmi robusti,
I salci, il loto ed i cipressi idéi;
E non di succo e di figura uguali
Nascon le pingui ulive: altre rotonde,
Bislunghe altre vedrai, polpute alcune
140E d’amaro sapor; varie le mele
Son pur fra loro, e variano i lor frutti